Il viceministro all'economia Laura Castelli ha tranquillizzato i Comuni agitati dopo la delibera n. 20/2019 della Corte dei Conti che sembrava aver resuscitato il vincolo, previsto dalla Legge n. 243/2012.
La Castelli ha affermato quanto segue: "nessun dietrofront sul pareggio di bilancio. Il fantasma di un ritorno, in versione riveduta e corretta, degli obblighi contabili che per anni hanno ingessato i conti degli enti locali, resterà tale: un incubo appartanente al passato".
L'alleggerimento dei paletti contabili grazie allo sblocco degli avanzi di amministrazione, unito ai benefici effetti del recente decreto sblocca cantieri (il D.L. n. 32/2019) e ai fondi stanziati dalla Manovra 2019 (e confermati dalla Manovra 2020) per progetti di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, hanno ridato slancio agli investimenti comunali, così come recentemente certificato dall'Ufficio parlamentare di bilancio e dal Cresme che ha evidenziato una crescita del 16% della spesa comunale in appalti.
Un'espansione, positiva per municipi e imprese, che ora non può essere messa in discussione da un'interpretazione, seppur autorevole, come quella della Corte dei Conti.
Consulta, in particolare, sullo stesso argomento:
"L'Anci chiede un incontro sul pareggio di bilancio"
"Conseguenze pesanti per i bilanci dell'ente"
"Torna il fantasma del pareggio"
|